Bignami, plauso a Foti ‘E’ tra quelli che sanno come si vince a destra’

In Sant’Ilario l’intervento anti-abortista del viceministro di FdI: «Perché dobbiamo salvare i migranti ma non le vite in gravidanza?»

L’ospite d’onore avrebbe dovuto essere Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture del governo Meloni. Eppure è proprio lui il primo a lodare – seguirà tutto il pubblico presente in sala – la figura di Tommaso Foti, leader locale di Fratelli d’Italia assurto alla carica di capogruppo alla Camera.

In apertura sono i circa 130 presenti, in una Sant’Ilario gremita, a dedicargli una standing ovation d’altri tempi. Un tributo cui Foti reagisce con un sorriso di sincera emozione, prima di alzarsi in piedi per ricambiare l’affetto.

Suo il merito – dirà Bignami dal palco nel suo intervento – di aver contribuito a portare un piccolo partito a diventare forza di maggioranza al governo. E di aver ottenuto a Piacenza risultati sempre migliori rispetto alla media nazionale, frutto di una « predisposizione naturale al dialogo, all’inclusione e al coinvolgimento.

Senza alcuna presunzione». Suo il merito infine, «di aver trasmesso quella cultura identitaria che è cifra essenziale della destra che rappresentiamo». «Se volete sapere come si vince a destra – ha chiosato Bignami – dovete venire a Piacenza e chiedere di Foti». L’entità dell’appoggio in sala è tale da poter soprassedere sugli aspetti controversi, come la sconfitta del centro-destra proprio a Piacenza alle ultime amministrative. Il tema centrale dell’incontro resta il futuro a breve termine della “destra che governa”.

D’obbligo, allora, il confronto con la cocente attualità. A partire dallo scoglio immigrazione, con gli sbarchi quadruplicati rispetto allo scorso anno in cui la Meloni non era al Governo.

« Abbiamo subito una congiuntura imprevedibile» giustifica Foti, passando in rassegna guerra in Ucraina, instabilità libica e crisi tunisina, oltre all’apporto inevitabilmente carente di Malta e Grecia nella gestione dei soccorsi in mare. «Ma sarei un bugiardo se non dicessi che da una destra al Governo ci si aspetta molto su questo fronte».

A partire – aggiungerà Foti – «dall’abolizione della protezione speciale che da misura residuale è diventata primaria, diventando di fatto una sanatoria per tutti gli immigrati clandestini». Sul punto interviene ancora lo stesso Bignami, con un inusuale (e forse improvvido, vista la recente tragedia di Cutro ancora impressa nella memoria collettiva) raffronto: « Perché dobbiamo salvare la vita ai migranti e non quella di un bambino ancora nella pancia, che è ancora più debole e non ha alcuna possibilità di difendersi» ha detto cavalcando l’ideologia antiabortista.

Per poi proseguire nell’anatema in funzione anti-Pd. « Loro vincono nella nicchia delle Ztl e noi nelle periferie, proprio in ragione del nostro tratto identitario. Che è identità di popolo, patria e comunità che a sinistra vogliono annichilire, con la loro vocazione terzomondista e globalista».

Superbonus 110 e nuovo fisco sono gli argomenti, invece, dell’intervento di Marco Osnato, presidente della commissione Finanza: «Del primo hanno beneficiato soprattutto i ceti abbienti per la ristrutturazione di seconde e terze case. Da ora dobbiamo andare nella direzione dello sconto fiscale per la ristrutturazione che consente maggiori benefici per i redditi più bassi».

Poi l’abbattimento del cuneo fiscale: «Nel Def (Documento Economia e Finanza) abbiamo stabilito di destinare 3 miliardi che consentiranno ai lavoratori di avere maggiore potere d’acquisto per fronteggiare l’inflazione. Così dimostriamo la natura sociale del nostro governo».