Il centrodestra: «Il sindaco ha mentito, getta fumo negli occhi dei piacentini»

di Filippo Mulazzi

Caso “Handibike”, Papamarenghi, Soresi e Zanardi: «Gli atti smentiscono sindaco e assessore. Dadati inadeguato al ruolo, l’azione legale dell’ente è una boutade per salvarlo»

Vicenda “Handibike”, il centrodestra non ci sta ad assistere all’improvviso “contrattacco” dell’Amministrazione Tarasconi nei confronti della società organizzatrice della tappa del Giro d’Italia – dedicato ai disabili – di Piacenza.

Una rappresentanza dei consiglieri comunali del centrodestra ha ribadito le proprie convinzioni sul pasticcio che ha portato all’annullamento dell’evento che doveva svolgersi domenica 24 settembre in città.

«L’assessore Mario Dadati – ha rimarcato Jonathan Papamarenghi (Civica Barbieri-Liberi) nel corso di una conferenza stampa – ha mancato ai suoi doveri amministrativi e il sindaco non ha detto il vero.

Di fronte alla sostanza la Giunta pensa solo alla comunicazione, distogliendo l’attenzione sui fatti. Mettendo in fila una serie di loro dichiarazioni non c’è corrispondenza con questi». Il consigliere della civica ha ripercorso la vicenda dall’inizio.

«Il 4 ottobre 2022 il sindaco Tarasconi propone Piacenza come sede di una tappa del Giro Handbike. Non è vero che è stata accolta la richiesta dell’associazione “Seo” di organizzarla qui, ma è stato il Comune a candidarsi per fare la manifestazione».

E poi: «Tarasconi stessa firma due atti per l’evento, perché il Comune è sia “promotore che organizzatore” della manifestazione. Dadati, stando alle carte, doveva prendere tutte le misure necessarie per fornire il corretto numero di volontari. L’intenzione del Comune di procedere legalmente contro l’associazione “Seo” è fuori luogo e dannosa per l’ente».  

Papamarenghi non va per il sottile. «Ritengo che l’Amministrazione stia seguendo una linea mistificatoria che va contro alla realtà oggettiva degli atti, firmati dallo stesso sindaco».

«Nelle Conferenze dei Servizi – prosegue – Dadati era presente e il Comune specificò in quella sede che l’ente intendeva rivolgersi alla “Federciclismo” per reperire i volontari, senza che questa associazione fosse presente alle sedute. Federciclismo sulla quale poi è stata scaricata la croce».

Il rappresentante del centrodestra poi espone una possibile spiegazione del disguido. «Potrebbe anche essere che la Federciclismo abbia dato i nomi e i dati dei possibili volontari al Comune e l’ente non li abbia poi contattati».

Papamarenghi è lapidario sulla vicenda. «I piacentini sono indignati. Il sindaco mente di fronte al Consiglio comunale, viene minata la credibilità delle istituzioni. È grave, rappresenta tutta la cittadinanza piacentina. Inoltre pare che Dadati abbia consegnato le sue dimissioni domenica sera al sindaco.

Perché non è stato detto in aula lunedì scorso durante il dibattito, quando chiedevamo un passo indietro all’assessore? Intanto oggi l’avvocato dell’associazione “Seo” ha presentato una diffida in Comune per tutta la vicenda».

«Abbiamo prima ascoltato un’assunzione di responsabilità – ha rilevato Gloria Zanardi (Fratelli d’Italia) – poi anche alcune contraddizioni, da parte di sindaco e assessore.

Ora, con l’azione legale, si vuole gettare fumo negli occhi dei piacentini per confonderli. Si vuole celare l’inadeguatezza palese di Dadati e anche del sindaco stesso, buttando fango sugli altri. Segnaliamo anche l’imbarazzante silenzio su tutta la vicenda da parte del garante dei disabili, che sarebbe dovuto intervenire». 

«Il Comune – ha preso parte alla conferenza stampa anche Sara Soresi, capogruppo Fdi – intende procedere al recupero dei 25mila euro spesi per l’evento che non si è svolto?

L’avevamo chiesto in una interrogazione, dalla nota di ieri l’ente abbiamo scoperto che l’ente intende procedere per vie legali. Seguiremo come opposizione nei prossimi mesi e anni la vicenda giudiziaria, farò un accesso agli atti ogni sei mesi, perché questa ci sembra una boutade solo per “salvare” l’assessore. La responsabilità del Comune è evidente».